In questi giorni vi sarete accorti che i risultati di ricerca su Google.it stanno cambiando.
La novità principale, che più ha fatto notizia, è l’apparizione – in determinate condizioni – di una fascia di risultati dal titolo “AI Overview”.

Questo significa che il vecchio Google, lo strumento che la grande maggioranza degli utenti usa da decenni per condurre le proprie ricerche, è completamente cambiato? Cosa ne sarà dei posizionamenti organici del nostro sito?
Niente paura. Capire è il nostro superpotere.
Come cambia la ricerca online?
Rimanere aggiornati e prepararsi al cambiamento è come sempre la chiave giusta per non lasciarsi tentare dal trarre conclusioni affrettate. Facciamo un breve riepilogo di quali sono i principali cambiamenti che hanno portato a questa svolta nel funzionamento della nostra amata ricerca organica.
- Google, sin dai primi rilasci di ChatGPT di OpenAI, DeepSeek e degli altri LLM (Large Language Model) si è accorto che le persone stavano iniziando a utilizzare questi strumenti per effettuare le stesse ricerche che tradizionalmente venivano fatte sul web tramite motore di ricerca.
- Google da tempo possiede e sviluppa un proprio modello di intelligenza artificiale, Gemini. Dal 4 marzo, questo modello è stato integrato nella ricerca organica di Google anche in Italia.
Che cosa sta succedendo
Il modo in cui gli utenti cercano informazioni è cambiato: gli utenti si rivolgono al motore di ricerca o ai tool AI digitando domande sempre più in modo conversazionale. In diretta conseguenza, le SERP, cioè i risultati organici di Google, stanno cambiando.
Vediamo quali sono i nuovi macro-elementi nei quali ci imbattiamo facendo una ricerca organica:
Il Pannello AI Overview: si tratta di una nuova area, piuttosto ampia (per certe risoluzioni dello schermo può occupare quasi fino al 40% dello spazio SERP) che si attiva a determinate condizioni.
Ad esempio, se la mia ricerca si basa su una query informazionale, cioè il mio intento di ricerca è curiosare su un determinato argomento, sapere quando si tiene un evento, raccogliere dati su un tema specifico (un esempio: quanti anni ha il Papa? Ma anche che differenza c’è tra camper e caravan?) è molto probabile (ma non succede sempre) che otterrò un risultato nel pannello AI Overview.
L’importanza di questo pannello risiede nel fatto che questo nuovo cluster di risultati si piazza spesso in prima posizione, precedendo i classici risultati organici a cui eravamo abituati, prima dei risultati sponsorizzati, addirittura prima degli snippet in primo piano (ad esempio, le risposte alle domande frequenti).
In questi giorni in molti si stanno preoccupando del rischio di rimanere fuori da questi nuovi posizionamenti e si stanno chiedendo come apparire nella AI Overview con il proprio personal brand, azienda o servizio.
La cura del brand e la multicanalità
Da oggi si discute sempre di più di come dare i giusti segnali di rilevanza del nostro brand per il motore di ricerca. I player della comunicazione web si sono moltiplicati, i volumi di ricerca per molte parole chiave tradizionalmente ricercatissime si sono ridotti, le persone hanno iniziato a informarsi in maniera diversa (e di conseguenza a migrare dalla piattaforma Google a tool alternativi).
Da tempo Google vede il nostro brand o la nostra persona come un’entità esistente; a prescindere dal nostro sito web la novità è che molto probabilmente sarà necessario fare sì che gli utenti cerchino il nostro brand con maggiore frequenza e su diversi canali.
Il cambio di approccio in atto è appunto quello di curare al meglio la multicanalità e la multimodalità (video, podcast, partecipazione ad eventi) del nostro brand.
Contattaci per discutere insieme la tua strategia di comunicazione e assicurarti che il tuo brand continui a brillare nella nuova SERP di Google.
In Aicod siamo sempre pronti ad affiancarti per poter sfruttare al meglio tutte le opportunità in questa nuova era della ricerca online.